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APPLICAZIONE CODICE DEI CONTRATTI E UTILIZZO MEPA
Le scuole stanno incontrando enormi difficoltà nell’applicazione del codice dei contratti tanto che sono a rischio sia gli acquisti di materiale sia i viaggi d’istruzione con grave danno per l’offerta formativa degli studenti. E’ ormai evidente che le istituzioni scolastiche non possiedono i requisiti minimi per qualificarsi come stazioni appaltanti e devono rivolgersi ad altre centrali di committenza che difficilmente accettano altri impegni in quanto sono già oberate. A questo si aggiungono i malfunzionamenti del MEPA e della Piattaforma dei Contratti Pubblici e l’ assoluta mancanza di punti di riferimento in grado di fornire un concreto supporto. Non è praticabile un sistema che prevede l’utilizzo dello spid personale del dirigente per tutte le operazioni relative a forniture e servizi senza la possibilità di delegare agli uffici, pur sotto la responsabilità del dirigente. La situazione che si è venuta a creare rende difficile l’utilizzo dei fondi PNRR e il raggiungimento degli obiettivi, ben venga la semplificazione e la digitalizzazione da tutti auspicata ma che si tratti di vera semplificazione e non di appesantimento burocratico che porta a un enorme dispendio in termini di energie e di tempo del personale che potrebbero essere impiegati in modo molto più proficuo. Dall’incontro al MIM con il Capo di Gabinetto, Prof. Giuseppe Recinto, dai Capi Dipartimento, Dott.ssa Carmela Palumbo e Dott. Jacopo Greco nonché dal Direttore Generale dell’Unità di Missione PNRR, Dott.ssa Simona Montesarchio e dal Direttore Generale per le risorse umane e finanziarie, Dott.ssa Antonella Tozza emerge una luce di speranza seppure fioca. L’amministrazione ha dichiarato di aver programmato due incontri con ANAC e CONSIP per segnalare le problematiche esistenti nella fase di digitalizzazione dei contratti pubblici e cercare soluzioni concrete. Si cercano soluzioni ad hoc per i viaggi d’istruzione e Il Ministero ha proposto di limitare il ricorso alle stazioni appaltanti qualificate per importi superiori ai 140.000 euro.